Il tavolo istituzionale ha messo i lavoratori interessati nelle condizioni di avere un ventaglio di scelte da operare.



Redazione

PESCARA
<<Si tratta di un risultato importante – ha commentato l’assessore regionale alle Politiche del Lavoro Pietro Quaresimale che ha presieduto il tavolo istituzionale, che mette in condizione i lavoratori interessati di avere un ventaglio di scelte da operare. È il caso di ricordare che solo un mese fa il primo incontro del tavolo istituzionale aveva certificato la chiusura dello stabilimento, e il licenziamento collettivo di tutti i lavoratori. Quindi non esisteva alcuna possibilità di scelta. Il fatto di aver ottenuto dall’azienda - conclude - la possibilità di applicazione della cassa integrazione per un anno a tutti i lavoratori, rappresenta un dato importante, perché da un lato apre l’ombrello degli ammortizzatori sociali sulla testa dei lavoratori, e dall’altro concede tempo alle istituzioni di trovare acquirenti per la reindustrializzazione del sito>>.

Nell’ipotesi di accordo, l’azienda ha anche regolato il quantum degli incentivi ai lavoratori: 45.000 + 5.000 euro di bonus in caso di dichiarazione di abbandono entro 30 giorni; 25.000 + 5.000 euro di bonus in caso di decisione dal 31° giorno fino al 31 luglio 2022. Sul fronte degli incentivi in favore di quei lavoratori che accettano il trasferimento in altra sede, la proposta dell’azienda prevede: il rimborso di tutte le spese per il primo mese successivo al trasferimento, l’erogazione di 20.000 euro per i successivi due anni, a cui si aggiungono 5.000 euro una tantum. La parola ora passa ai lavoratori che dovranno esplicitare il gradimento all’ipotesi di accordo. In caso di accettazione, venerdì l’accordo verrà sottoscritto, e sottoposto all’esame del tavolo nazionale del "Mise" in programma mercoledì 3 novembre.



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