Si chiede la tutela dei lavoratori dell'Area Vasta 5, con la necessità di stabilizzare gli operatori precari



Redazione

ASCOLI PICENO
Il presidente della Provincia Sergio Loggi e il capogruppo consiliare Daniele Tonelli hanno ricevuto, a palazzo San Filippo, alcune rappresentanze sindacali del comparto sanità dell’Area Vasta 5, per un confronto sulle problematiche del personale e della sanità picena che hanno un impatto significativo sulla comunità locale.

Maurizio Pelosi (NurSind), Mauro Giuliani (USB) e Roberto Tassi (Nursing-Up), hanno illustrato agli amministratori provinciali le numerose criticità e disagi attualmente vissuti dal personale, evidenziando in particolare, la necessità di stabilizzare gli operatori sanitari precari, e assicurare anche ai dipendenti della sanità del territorio Piceno tutti gli istituti economici e contrattuali previsti per la categoria.

<<Si è trattato di un confronto ampio ed articolato - hanno evidenziato Loggi e Tonelli - che ha consentito di mettere in luce le varie problematiche dei lavoratori dell’Area Vasta 5, che hanno svolto un’attività straordinaria ed encomiabile durante l’emergenza pandemica, e che sono impegnati quotidianamente, con grande dedizione e professionalità, a sostenere un enorme carico di lavoro per assicurare i servizi essenziali e l’assistenza ai cittadini del Piceno. Esprimiamo solidarietà e supporto verso tutte le componenti della complessa macchina sanitaria territoriale, e c’è l’intenzione di coinvolgere i rappresentanti degli enti locali, anche tramite lo strumento dell’Assemblea dei sindaci, per dare voce ai problemi della sanità. Nella nostra provincia - proseguono - ci sono servizi di eccellenza che vanno preservati, e delle potenzialità ancora da esprimere. La tutela della salute in tutte le sue articolazioni dagli ospedali, ai medici di base, ai presidi sanitari sul territorio, rappresenta una priorità essenziale per la comunità picena. Ed è quindi importante per gli enti locali - concludono - essere sensibili verso queste tematiche ed esprimere, per quanto di competenza, indirizzi e linee d’intervento atte a mantenere e sviluppare servizi fondamentali per la popolazione>>.

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